Social strategy: luoghi comuni da sfatare.
Il luogo comune è una convinzione che i più accreditano come vera, ma che chi sta dietro le quinte e lavora costantemente a contatto con gli utenti e con gli strumenti di analisi, sa che spesso non lo è.
In relazione alle social strategy, in questo articolo prenderemo in considerazione tre dei luoghi comuni più diffusi per sfatarli in modo chiaro.
1. Bisogna essere ovunque
L’ ubiquità digitale può diventare controproducente. Spesso infatti è inutile essere presenti su tutti i canali ma in maniera poco significativa, con contenuti scadenti e depersonalizzati, sprecando budget, tempo e risorse. Ogni piattaforma ha il suo stile di comunicazione e il suo livello di attenzione, per cui risulta molto più efficace, invece, investire verso quei canali digitali dove è più probabile incontrare i propri potenziali clienti.
2. I social network si rivolgono ad un pubblico giovane.
Non vi è nulla di più falso: ogni social ha il suo target. Per fare un esempio, lo scorso anno, limitandoci ai soli profili italiani di Facebook, a titolo esemplificativo, è stata rilevata una percentuale di utilizzo maggiore di utenti attivi tra quelli con un’età media compresa tra i 36 e i 45 anni, seguiti da quelli tra i 46 e i 55 ed al tezo posto gli over 65. Bisogna scendere al quarto posto per trovare quelli tra i 18 e i 24 anni. Al quinto ci sono gli utenti di età compresa tra i 25 e i 29 anni ed al sesto le persone con età compresa tra i 30 e i 35 anni. I teenager sono quasi assenti con una percentuale ferma al 4%.
3. I social media servono a vendere.
Altro grande luogo comune da sfatare! I social media possono incrementare le vendite solo grazie ad una strategia integrata che vada a coinvolgere i potenziali clienti veicolando informazioni sui vostri prodotti e servizi e comunicando in modo efficace i valori del vostro brand. Lo scopo ultimo è sempre e solo uno: generare engagement, ossia ricevere interazioni quali click sul link, mi piace, reazioni, commenti, condivisioni eccetera.
I social network nascono come piattaforme di interazione, coinvolgimento e comunicazione e per riuscire a fare questo va implementata una strategia digitale attraverso un lavoro lungo e articolato che va prima pianificato punto per punto e poi gestito con attenzione, pazienza e costanza quotidiana.
